Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

SOPRALUCE

Gianfranco Basso| Elio Castellana
“SOPRALUCE”
2 luglio – 27 luglio
Opening 2 lugli o 2025 ore 19.00 | Borghini Arte Contemporanea | Roma
Mercoledì 2 lugli o alle ore 19.00 la galleria Borghini Arte Contemporanea inaugura “SOPRALUC E” di
Gianfranco Basso e Elio Castellana.
Carta e ricamo, realtà ed elementi disturbanti che invadono l’inquadratura, si separano e si fondono
attraversati da una luce che ne tra sfigura la percezione. Mezzi antichi predispongono al recupero
memoriale e alla riflessione profonda. Linguaggi fotografici esaltati nei loro aspetti più poetici e pittorici,
dove l’immagine è soltanto la traccia finale. “SOPRALUCE”, sia luce che infrangendosi sulla materia ne
plasma una nuova identità; sia luce che irradia la m ente at traverso immagini, ri definendone la realtà . Una
soglia luminosa tra due mondi che non vogliono fondersi, ma piuttosto restare in tensione creativa, come
due stanze separate ma unite da una stessa luce. Forme che esplorano la contemporaneità nelle qu ali sono
permeate, sviscerandone la sua vera essenza.
Gianfranco Basso è nato a Lecce (Le) nel 1978. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma, diplomandosi
in Pittura nel 2009. Nel corso degli anni si appassiona anche alla fotografia e alla scultura. Nel 2012 ha
ricevuto il premio della critica alla “I Biennale Internazionale – Città di Lecce”, mentre nel 2016, sempre nel
Salento, ha vinto il “Premio di pittura” intitolato al grande paesaggista Giuseppe Casciaro. Nel 2016 tiene la
personale Momentum in Spazio MaTer a Roma ed è tra gli artisti selezionati per il progetto di residenza
d’artista BoCsArt a Cosenza. Nel 2017 tiene la personale Needle Time in Palazzo Castromediano Vernazza a
Lecce ed è invitato al Beijing Contemporary Art Festival a Pechino. Nel 2018 coordina il progetto Ricami di
pietra , promosso dal Parco senza confini di Cursi (LE), inoltre è il vincitore della sesta edizione dell’ Apulia
Land Art Festival . Nello stesso anno tiene la personale I fili del tempo presso la Fondazione per l’Arte e le
Neuroscienze a Maglie (LE). Nel 2019 inaugura la personale Another day al Museo Nuova Era di Bari. Il 2020
é l’anno della personale A Walk in time , presso l’Apocryphal Gallery di Roma, curata da Francesco Paolo Del
Re. Nel 2021 espone a Catanzaro “Change is possibile” un’opera pubblica inserita nel Progetto Medioevo e
Rur alità, sempre nello stesso anno partecipa a #Urblid, progetto di residenza d’artista organizzato da Red
Lab Gallery (Milano/Lecce). Da un’idea dell’artista, nel 2021 nasce Roma Studio Portonaccio spazio
indipendente che è sia laboratorio artistico che spaz io espositivo. Nel 2022, partecipa a MIA ART FAIR a
Milano. Tra le molte collettive si segnalano nel 2019 Dimorare al Museo Archeologico Genna Maria di
Viallanovaforru (CA), Parallelism al Flat1 Offspace di Vienna, Between Two Seas presso Santa Monica Art
Studios in California; nel 2017 Ricognizioni. Dai BoCsArt i linguaggi del contemporaneo, al The BoCs Art
Museum di Cosenza; nel 2016 In – Perfectione presso la Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea di Ruvo
di Puglia (BA), In to the wood all’ExComac di Sov erato (CZ). È stato tra i finalisti al Premio Arte Cairo Editore ,
al Celeste Prize 2015 e al Donkey Prize III. Vive e lavora a tra Roma e Milano.
Elio Castellana (Brindisi, 1971) artista visivo e fotografo, ha studiato psicologia e comunicazione
all’unive rsità di Roma, ha lavorato per un decennio nell’ambiente della sperimentazione teatrale e si è
perfezionato presso la Scuola Romana di Fotografia. Opera da sempre sul confine fra realtà e finzione, fra
trascendenza e realismo, utilizzando diversi media, da ll’installazione, al video, alla performance, alla
fotografia. La sua esperienza come performer teatrale, regista cinematografico e come psicologo sociale lo ​
portano a utilizzare strumenti concettuali quali la giustapposizione di elementi incoerenti, la so spensione
dell’incredulità, e il ribaltamento del senso comune come chiavi per indagare le tensioni spirituali e i
paradossi che permeano l’immaginario visivo contemporaneo, con un focus specifico su temi come
l’identità, la memoria, la morte, la sessualità, il sacro e la natura dell’immagine. Più recentemente la
fotografia è diventata un mezzo privilegiato nel suo percorso artistico teso, rispetto al mezzo usato, a
scardinare la natura documentaristica o puramente concettuale del linguaggio fotografico, sviscerandone
gli aspetti più poetici o pittorici, e concependo l’atto fotografico come un gesto performativo di cui
l’immagine è soltanto la traccia finale, spesso integrata con altri media artistici. Nel tempo si confronta con
artisti e performer, collaborando e partecipando a lavori linguisticamente diversi e articolati (Luigi Ontani,
Marcello Maloberti, Zimmerfrei, MK fra gli altri). Le sue opere sono state ospiti in sedi istituzionali e non,
come Palazzo delle esposizioni (Roma), teatro Franco Parenti (M ilano), teatro India (Roma), Istituto svizzero
di cultura (Roma), Accademia di Romania (Roma), Accademia di Ungheria (Roma), Museo Nazionale di
Cosenza, Fondazione Rocca di Vignola (MO), gallerie private, luoghi d’arte non convenzionali come il Maam
e il F orte Prenestino di Roma e in vari festival cinematografici; alcuni dei suoi video sono stati prodotti e
trasmessi da Sky Cinema Italia. Sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private
nazionali e internazionali. Fra i suoi impegni più importanti ricordiamo “Open Space 2” presso la Galleria
Nazionale di Cosenza, “It will take a Miracle to forget” per ill Maam di Roma, “Artsiders” presso la Galleria
Nazionale dell’Umbria a Perugia, ”Una memoria di Pietra” , video – mapping realizzato per la Fondazione
Rocca di Vignola, “Ostrale ’15” a Dresda (Germania), l’installazione “In nomine” presso la galleria Spazio y a
Roma, “Ad un tratto e per sempre” presso Galleria Interno 14 di Roma, la residenza internazionale BoCs di
Cosenza e quella al Macro A silo nel Museo Macro di Roma. Ancora vale la pena ricordare la sua ultima
personale “Lungo qual tratto di costa”, presso Galleria Gallerati di Roma, l’installazione site – specific
“Traslazione Adriatica” per la home – gallery 16Civico di Pescara e il nuovo pr ogetto “Storie degli ultimi
giorni”, presentato in anteprima ad Angolo Cottura, nello studio di Igino De Luca. Vive e lavora fra Roma e
Brindisi.

Galleria Borghini Arte Contemporanea


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