Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

REBIRTH

COMUNICATO STAMPA

Tempo di ‘Rinascita’ a Dozza grazie alle opere di Robert Hromec esposte in Rocca

Si intitola ‘Rebirth’ (Rinascita) la mostra dell’artista Robert Hromec, curata da Letizia Rostagno, che dal 16 marzo al 28 aprile impreziosirà il percorso espositivo del Museo della Rocca di Dozza. Un appuntamento, organizzato dalla Fondazione Dozza Città d’Arte, da non perdere con finestra inaugurale da segnare in agenda per le ore 16 del 16 marzo con ingresso libero.

“L’opera di Robert Hromec si muove fluida tra dentro e fuori e viceversa, aperta e chiusa nello stesso tempo, curiosa e desiderosa di abbracciare la complessità e la varietà del vivere, su tutti i livelli nei quali si dispiega – spiega la curatrice dell’esposizione Letizia Rostagno -. Livelli resi sia fisicamente, con la sovrapposizione di diversi materiali, che espressivamente con l’utilizzo di diverse tecniche ma soprattutto di diversi linguaggi. I debiti con la storia dell’arte ci sono, e sono tanti, come è normale per un artista formato come lui. Tutto, però, è filtrato dalla sua personalissima sensibilità”. E ancora: “Una tecnica altrettanto personale contraddistingue il suo fare artistico attraverso la proposta di lastre di alluminio utilizzate al posto della tela tradizionale – continua -. Le caratteristiche del metallo, infatti, gli consentono di aggiungere profondità alla pittura creando riflessioni, illusioni ottiche e portando luce all’interno. Su questo materiale l’artista interviene lavorandolo con trapano e mandrino, con graffi, incisioni, forature, sabbiature per ottenerne effetti di luce e di matericità diversi. In strati successivi, poi, interviene con colori acrilici, ad olio, paste e tecniche di stampa”.

Una produzione probante dal punto di vista tecnico e fisico a causa di trattamenti molto precisi e per le considerevoli dimensioni delle lastre che sono mediamente di 100 per 100 centimentri. Il percorso di mostra si apre con il ciclo delle opere più recenti, intitolate ‘Rinascita’, volutamente presentate all’inizio della visita perché rappresentano l’esito ultimo, ma non finale, del percorso umano e artistico di Hromec. Da questi ultimi lavori inizia il viaggio ad anello nelle stanze successive che non sono solo una retrospettiva sulla sua produzione artistica ma anche la spirale mai conclusa dell’esperienza umana del vivere. E come nei ‘flash-back’ cinematrografici, ogni sala ripercorre i passi che hanno dato forma a questi esiti.

Robert Hromec, classe 1970, ha conseguito il diploma in Pittura all’Hunter College di New York (1998) e in Incisione al City College di New York (1995). Ha studiato Belle Arti presso l’Istituto Pratt (1990-1991), è stato assistente presso il Dipartimento di Pittura dell’Hunter College (1997-98) e ha lavoranto anche al Metropolitan Museum of Art di New York (1992-1998). Hromec si è aggiudicato una borsa di studio per studiare Belle Arti alla Slade School of Fine Art di Londra e, nel 2002 per ampliare ulteriormente i suoi orizzonti, ha conseguito una laurea in Arte al Politecnico slovacco di Bratislava. Negli otto anni trascorsi a New York, Hromec sperimenta varie tecniche fino a raggiungere un proprio linguaggio artistico che chiama ‘printpainting’. L’illusione ottica svolge un ruolo importante nei printpaintings dove utilizza come base una lastra di alluminio. Il suo lavoro pluripremiato è stato esposto in oltre settanta mostre negli Stati Uniti, Canada ed Europa. Nell’estate del 1997, una delle sue opere è stata inclusa in una mostra collettiva presso il Metropolitan Museum of Art di New York. Hromec ha anche esposto presso Lucca Centre of Contemporary Art, Area35 Art Gallery a Milano, Galleria Arte Spazio Tempo a Venice, Extrartis a Sorrento, The Houses of Art Gallery, Red Penguin Art Gallery e al Museo Cortijo Miraflores a Marbella, United Nations Plaza a Ginevra e New York, Claudine Hohl Gallery di Zurigo, Danubiana Meulensteen Art Museum e GMB a Bratislava, Europazentrum a Graz, Westbeth Gallery di New York, Istituto Slovacco di Praga, Budapest, Berlino e Vienna, V. Kramar Gallery e D+ Gallery di Praga, Beaux Arts Gallery a Heeze, Greco Gallery di Vienna e altri luoghi prestigiosi. Nel 2010, il Danubiana Meulensteen Museum of Art ha pubblicato la monografia ‘Twenty Years’ dedicata al lavoro di Hromec dal 1990 al 2010. A dicembre 2013, Cantor Art Press di New York ha pubblicato il libro ‘Robert Hromec: New Mixed-Media Paintings on Aluminum Plate’ disponibile nelle biblioteche dei più importanti musei americani. Hromec vive e lavora a Bratislava (Slovacchia).

La mostra e il catalogo sono realizzati con il supporto dell’Istituto Slovacco a Roma e del Consolato Onorario della Repubblica Slovacca di Forlì.

La mostra è visitabile all’interno del percorso espositivo del Museo della Rocca di Dozza negli orari di apertura, con ingresso gratuito il giorno della mostra e con biglietto d’ingresso alla fortezza che domina l’antico borgo medievale per il resto del periodo.

Robert Hromec
REBIRTH
A cura di Letizia Rostagno

INAUGURAZIONE
Sabato 16 marzo 2024 – ore 16.00
Al pianoforte
Eva Varhaníková

Dal 16 marzo al 28 aprile 2024

Museo della ROCCA DI DOZZA
Piazza della Rocca – 40060 Dozza (BO) Italy)

ORARI DI APERTURA
(orario invernale fino al 31 marzo)
Da lunedì a sabato: 10.00 – 13.00 / 14.00 – 18.00
Domenica e festivi: 10.00 – 18.00

T. 0542 678 240
rocca@comune.dozza.bo.it

Con il Patrocinio di:
Comune di Dozza, Fondazione Dozza Città d’Arte, Istituto di Cultura Slovacco a Roma, Consolato Onorario Repubblica Slovacca Forlì.

Letizia Rostagno

Artista multimediale, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna con relatori Roberto Daolio e Maurizio Finotto. La sua tesi è stata segnalata per la ricerca e presentata al MAMBO – Museo d’arte Moderna di Bologna. Il suo approccio multidisciplinare la porta a muoversi con disinvoltura tra diversi codici espressivi dell’arte contemporanea: video, fotografia, libro d’artista, poesia, installazioni. Nei lavori video ha esplorato con cura analitica i rapporti tra comunicazione e arte sotto diverse specie. Attualmente si dedica ai temi del femminile, dell’identità e dell’autoritratto. Espone in mostre collettive e personali, e si dedica all’organizzazione e cura di mostre, progetti artistici ed editoriali. È co-direttrice delle Edizioni Beatrix V.T. , segnalate nel 2015 con menzione speciale per l’attività al Premio Nazionale Lorenzo Montano per la poesia. Si è occupata e si occupa inoltre di archivi d’artista. Tra gli altri: Lea Colliva e Nino Bertocchi, Greta Schoedl, Umberto Spironello, Nullo Mazzesi, Comune di Monzuno, etc. Sue opere sono pubblicate nel II e III Vol. de “Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea” di Giorgio Bonomi edito da Rubettino e si trovano presso collezionisti privati, archivi di Libri d’Artista e presso il MUSINF di Senigallia (AN).


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