Poco prima dell’aurora
La prima spinta all’arte, per Luce è forse lo stupore: uno stupore poetico, che si rianima ogni volta che ci si avvicina al suo lavoro.
Si tratta sempre di forme non visibili, che nascondono, nel suo coerente percorso artistico, quell’atteggiamento dell’artista proteso alla ricerca dell’oltre, al di là dei margini dell’opera stessa e soprattutto al di là dell’apparente.
Aggiungerei, per raccontare meglio questa mostra dal poetico titolo ”Poco prima dell’aurora” come la presenza che si avverte non c’è, ma ci trasporta lo stesso in un astrattismo carico di poetica energia e di anticipazioni su quello che ci aspetta.
Sono opere preziose, tese a rendere ciò che alla visione si sottrae e a dare corpo a quanto vi è di più inafferrabile.
Ecco perché questi lavori in bilico tra pittura e scultura non rivelano il proprio inizio e non sembrano indicare una fine.
Si presentano concreti, tangibili ma si sottraggono a ogni visione che voglia definirli.
Eppure, la scelta della tecnica, il prezioso lavoro artigianale, ci portano a contatto con le nostre intime emozioni, dove le vibrazioni positive hanno il sopravvento e ci possiamo finalmente concedere il tempo giusto per lasciarci andare al naturale ritmo biologico, dove l’aurora, il giorno, la notte, il silenzio sono emozioni forti e indispensabili.
Luca Rendina