Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Percorsi (1963-2023) Italo Di Tondo | Francesco Pasca

Tutto ebbe inizio nel 1963 quando l’arte e la passione per la sperimentazione fece incontrare due artisti salentini, Italo Di Tondo e Francesco Pasca. Insieme, pur con esiti diversi, le loro strade continuano ad intersecarsi accomunati dalla passione per l’arte e da una solida amicizia.
Così ancora una volta si ritroveranno ad esporre insieme, nelle sale del Museo della Stampa, nella Biblioteca Bernardini dal 1 al 10 giugno nella mostra non a caso intitolata Percorsi (1963-2023) per celebrare i loro primi sessant’anni di attività artistica.

L’allestimento della mostra, organizzata da Il Raggio Verde edizioni, rivista Arte e Luoghi e associazione culturale Fondo Verri, è a cura di Mauro Marino. In occasione del vernissage della mostra, il 1° giugno ore 19, sarà presentato anche la nuova raccolta di poesie di Francesco Pasca dal titolo “Ex Verbis – metro del tuo tempo”, edito da Il Raggio Verde.
Interverrà Antonio Leo vicepresidente della Provincia di Lecce; a seguire gli interventi di Antonietta Fulvio, Mauro Marino, Raffaele Polo.
Originario di Castro ma trapiantato ad Ancona, Italo Di Tondo è stato definito dal critico Giovanni Amodio il «pittore delle sovrapposizioni la cui pittura evanescente e nello stesso tempo determinata ottiene splendidi risultati psichedelici». Scrive il giornalista Raffaele Polo: «Con l’utilizzo sapiente di cromatismi vivaci e, a volte, di inserti materici, Di Tondo ci narra delle sue peregrinazioni, delle sue esperienze, dei luoghi di terra e dell’anima che si sono succeduti nella sua esistenza e vengono inconsciamente filtrati da uno spirito sensibile e attento alla realtà che lo circonda.»

Nato a Sanarica, a pochi passi dalla bizantina Abbazia di Casole, Francesco Pasca pittore architetto di mente matematica, come ama definirsi, ama elaborare immagini e parole contaminate dai linguaggi multimediali con manipolazioni digitali unendo digitale, elaborazione fotografica, collage, stucchi.
Nel 1970 collabora alla stesura del manifesto della Singlossia, tema portante per la sua produzione artistica e letteraria. La componente ludica e concettuale – scrive la giornalista Antonietta Fulvio – vanno di pari passo così Francesco Pasca si diverte a creare i suoi Percorsi con reliquie resti avanzi di una ricerca iniziata agli inizi degli anni Sessanta e che continua a vederlo sperimentare ancora oggi con lo stesso entusiasmo e la stessa passione che ha scandito i suoi primi sessant’anni di pittura.
La mostra potrà essere visitata dal lunedì al sabato negli orari di apertura della Biblioteca con ingresso libero.

L’iniziativa aderisce alla campagna di raccolta fondi “Aiutiamo il bosco ad andare un po’ più in là”, dedicata ai temi della sostenibilità e della riforestazione dei terreni distrutti dal dramma della Xylella, promossa dal Polo Biblio Museale di Lecce e dalla Fondazione Sylva.

Italo Di Tondo

Nato a Castro Marina nella provincia di Lecce il 15 novembre 1946, Italo di Tondo frequenta il Liceo Artistico di Lecce e successivamente i corsi di Decorazione Pittorica presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Dal 1963 inizia ad esporre le sue opere riscuotendo i favori del pubblico e della critica.
Alla fine degli anni Sessanta è in Sardegna dove inizia la professione di insegnante, che lo porterà poi ad Ancona, dove tuttora vive e dove ha insegnato fino al 2004 al Liceo Scientifico Galilei. Ad arricchire la sua formazione ci sono gli studi all’Università di Architettura di Firenze ma il suo più grande amore resta la pittura. Il critico Giovanni Amodio lo definisce il «pittore delle sovrapposizioni la cui pittura evanescente e nello stesso tempo determinata ottiene splendidi risultati psichedelici».
Italo Di Tondo ha esposto in mostre personali e ha partecipato a rassegne nazionali ed internazionali in numerose città italiane tra le quali Lecce, Roma, Milano, Pavia, Palermo, Torino, Bologna, Ravenna, Firenze, Napoli, Benevento, Piacenza, Trento, Ancona così come in prestigiose città europee tra cui Berlino, Nizza, Bruxelles. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. L’amicizia con l’artista Francesco Pasca risale agli anni Sessanta. Entrambi furono premiati alla mostra di pittura “Feluca d’oro” nel 1968 a Taranto ma è impossibile annoverare le partecipazioni a mostre ed estemporanee che li videro protagonisti di un sodalizio che si rinnova nell’evento espositivo in programma dal 1 al 10 giugno nelle sale dell’ex Convitto Palmieri sede del Polo Biblio Museale di Lecce. La mostra è intitolata Percorsi (1963-2023) e sta a sottolineare l’amicizia tra i due artisti salentini, uniti dalla passione per l’arte e dalla continua ricerca e sperimentazione che è alla base della loro storia artistica.

Francesco Pasca

Nato a Sanarica, a “pochi passi” dalla bizantina Abbazia di Casole, Francesco Pasca dipinge dal 1963 assumendo connotazioni che spaziano dal neocostruttivismo all’informale per poi giungere ad una neofiguratività caratterizzata da citazioni materiche e segniche. Nel 1979 è a Brescia come docente presso il Liceo “Annibale Calini” e collabora alla stesura del Manifesto sulla Singlossia della semiologa Rossana Apicella del Gruppo ’70 (esperienze letterarie di Poesia Visiva). Sarà protagonista di performance poetiche su tutto il territorio nazionale da Milano a Palermo con la stessa Apicella, con Ignazio Apolloni e altri esponenti del già detto Gruppo. Il suo sarà il tema portante nella produzione artistica e letteraria e tuttora elabora immagini e parole contaminate dai linguaggi multimediali.
Scrittore di mente matematica, Francesco Pasca, si produce con una propria tecnica, avvalendosi anche degli studi intrapresi presso la facoltà di architettura di Firenze e sommando un originalissimo cromatismo materico al digitale con il collage, il tutto riconducibile sempre ed esclusivamente alla forma quadrata dei pixel e suoi moduli derivati. Nelle opere prodotte è facile rintracciare la sezione aurea ricostruendone l’itinerario nel suo immaginario, una sorta di puzzle ideale, dove passato e memoria si intrecciano con la ricerca di identità e il desiderio di comunicare un personale sguardo sulla realtà. Da poeta e scrittore ha pubblicato numerosi libri fra il saggio e il surreale e tra gli eventi espositivi recenti, si annoverano a Lecce: In e Out nel tratto di Pantaleone da Casole, 2010 (Biblioteca Bernardini); Palindromie verso e senso nel nodo rovescio del colore, 2013 (Ex Conservatorio Sant’Anna); 70 x 70 im-prón-te, 2018 (Fondazione Palmieri); Undici e non più undici, 2022 (Museo della Stampa). Ritorna ad esporre nell’ex Convitto Palmieri con Percorsi- relique – resti – avanzi e con la recente mostra ne sottolinea il diario di un sessantennio con l’amico Italo Di Tondo e la comune passione per l’arte e la sperimentazione.

Antonietta Fulvio


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