Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

PATHs a cura di Peter Hopkins e Diana Hohenthal

Aperta fino al 3 novembre 2024, “PATHs” a Palazzo Pisani Revedin accompagna i visitatori in un vivace viaggio artistico, tra installazioni, video, fotografie, dipinti e performance. Artisti da tutto il mondo contribuiscono con opere che esplorano le complessità dell’identità in un mondo globalizzato.

“PATHs” invita alla riflessione sull’identità personale e sull’impatto sociale ed ecologico delle nostre azioni collettive. Le opere mettono in evidenza la diversità come fonte di forza, stimolando una riflessione più profonda sul nostro ruolo nella società interconnessa di oggi.

Diciotto gli artisti provenienti da diverse parti del mondo, tra cui quattro italiani, sono i protagonisti di questa originale esposizione. Tra gli italiani spiccano il pittore Ennio Spadini, il fotografo Marco Tassini, lo scultore Cristian Pietrasanta (che vive in Argentina), e il giovane Leonardo Dubois dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, che ha partecipato a una performance in occasione del vernissage ideata da Alexandra Mas, artista impegnata nel movimento artivista, la cui installazione multisensoriale “Tenalach”, crea una connessione profonda tra umanità e natura, esortando gli spettatori a riconnettersi con l’ambiente.
Altro artista di spicco che espone nei grandi musei internazionali, Haralampi G. Oroschakoff affronta i temi dell’identità culturale, esaminando i legami tra Oriente e Occidente, ispirato dai diari di viaggio del XIX secolo.
Altre opere notevoli includono “Triquetra Flesh” di Brad Noble, una meditazione sulla vulnerabilità umana, e le sculture di Dodi Reifenberg, realizzate con sacchetti di plastica e simbolo della crisi ambientale.
L’esposizione include anche “PATHs – Postcards to Venice”, un’installazione collettiva di otto metri che integra le voci di tutti gli artisti partecipanti, incarnando lo spirito del dialogo e della cooperazione.

“PATHs” è arricchita da eventi correlati come gli Artivist Awards, che celebrano artisti impegnati in questioni sociali ed ecologiche urgenti, e un’esplorazione unica dell’intelligenza artificiale nell’arte, che fonde il tradizionale con il digitale.

Il centro culturale dello storico Palazzo Pisani Revedin, nato nel 2021 come“spazio di conoscenza, confronto ed esperienza, aperto alla condivisione tra persone curiose”, è senza dubbio il luogo perfetto per accogliere quest’esposizione che vuole essere un allineamento concettuale con il concept della Biennale Arte 2024 “Stranieri ovunque” offrendo anche una prospettiva innovativa sul potere dell’arte come strumento di cambiamento.

CRISTINA GATTI PRESS & P.R. | Venezia


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1 Marzo 2024

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PATHs a cura di Peter Hopkins e Diana Hohenthal