Luca Gastaldo | SEMI DI SPIRITO
“SEMI DI SPIRITO” del titolo nascono dalle storie che Gastaldo raccoglie da letture dell’infanzia. Sono semi di immaginario, la parte non materiale del nostro essere, cui l’artista milanese attinge da sempre per le sue tele, improntate a un acceso romanticismo, alla ricerca del vissuto che si fa materia. Nei suoi quadri appare sempre una fonte luminosa, sia essa quella di una finestra illuminata o di un raggio lunare, il chiarore di un’alba o il baluginare di lontani lampioni. Una luce pilota, sorta di anima inquieta che in fondo è quella dell’artista, la fiammella della creazione, la scintilla del ricordo. È la stessa fiducia che l’uomo ha sempre avuto nel cambiamento, nell’evoluzione spontanea di un’idea, della materializzazione di un sogno, di un desiderio in grado di regalare emozioni colorate. «Gastaldo dipinge cieli blu, il colore dell’introspezione e dei sentimenti profondi, ma anche della spiritualità, paesaggi in cui la terra a volte è soltanto una striscia, un basamento su cui poggiare la materia dell’incanto, la memoria di suoni, parole, gesti, racconti che di colpo si svelano. Così incomincia la storia, la narrazione inconscia di qualcosa a lungo rimasta nascosta nel profondo, sedimentata in strati di ricordi, a volte lontani altre frutto di immediate sensazioni evocate dalla musica o da un verso poetico», si legge nel testo critico di Mario Chiodetti.
«Da bambino Luca assieme ai fratelli ascoltava musicassette con le favole recitate da attori famosi, un modo straordinario per “fare scorta” di un immaginario che oggi gli serve da tavolozza e da difesa contro un mondo troppo veloce, e quella casetta che così spesso appare nei quadri è quella della sua mente, illuminata da fantastici personaggi e da storie inverosimili ma appassionanti». I suoi quadri partono da un’idea, ma spesso strada facendo la direzione cambia, la fantasia prende il sopravvento e sulla pianta della storia iniziale si innesta un germoglio rigoglioso. Nuove sensazioni e ricordi si affacciano all’orizzonte, forse evocati da un ascolto musicale o da un verso poetico. Gastaldo cerca dentro sé stesso il fanciullo che rimaneva affascinato dalle fiabe e oggi indaga i sentimenti di scrittori e poeti, da Pascoli a Pavese, ma anche quelli dei musicisti amati, Louis Prima, Fats Domino o Tracy Chapman, fonte continua di ispirazione assieme alla sperimentazione cromatica. Nei paesaggi di Luca, raramente appare la
figura umana, ma l’uomo, pur assente, è il protagonista delle emozioni trasmesse dalla Natura, in una sorta di comunione ideale tra spirito e materia. «I miei quadri escono da soli, magari l’idea all’inizio è diversa, poi evolve in qualcos’altro, ma non cerco a forza la novità. Vorrei che chi guarda le mie opere esprima le proprie emozioni così come le ho espresse io. Per questo mi piacerebbe mettere una poltrona davanti a ogni tela, per permettere al visitatore della mostra di sedersi come in salotto ed “entrare”, attraverso l’ascolto, nella storia che ho visualizzato. In passato, infatti, ho dipinto anche quadri legati a canzoni, e ho realizzato installazioni ponendo delle balle di fieno per terra davanti alle opere e diffondendo nell’aria il profumo dell’erba appena tagliata», dice Gastaldo. Anche i titoli dati alle tele sono fantasiosi: «A quadro finito metto la musica perché mi ispiri per il titolo, e a volte ci sistemo il verso di una poesia o la strofa di una canzone, è un suggerimento per leggere l’opera».
L’Artista sarà presente al Vernissage aperto al pubblico che si terrà SABATO 4 MAGGIO dalle 11 alle 13 presso la sede principale di PUNTO SULL’ARTE in Viale Sant’Antonio 59/61 a Varese. La Galleria rimarrà regolarmente aperta dalle 14 alle 17.
La mostra resterà aperta fino al 1 Giugno 2024
LUCA GASTALDO nasce a Milano nel 1983. Si laurea in pittura all’Accademia di belle Arti di Brera e dal 2006 espone in mostre personali e collettive in tutta Italia e all’estero, tra le quali si ricordano La casa di questa mia sera (2008), La luce e il buio presso la Galleria Bianca Maria Rizzi a Milano, Tra suggestioni romantiche e vibrazioni contemporanee presso il parlamento Europeo di Bruxelles (2010); La luce e il suo contrario presso la Fondazione Bandera per l’arte a Busto Arsizio, Varese (2011) e la tripla personale Lucenergia presso la Galleria PUNTO SULL’ARTE a Varese (2012). Negli ultimi anni
l’artista è stato protagonista di numerose personali su tutto il territorio nazionale e ha partecipato frequentemente a fiere di settore. Tra le ultime mostre si segnalano Comunque a casa presso la Galleria Rubin a Milano (2017) e Sinestesie presso la Galleria PUNTO SULL’ARTE a Varese (2018). Nelle opere di Luca Gastaldo il grande protagonista è sempre il cielo, una immensa quinta illuminata contro la quale si staglia un mondo fatto di ombre, di elementi visti in “controluce”, creando atmosfere che sono cariche di emozioni. Le tecniche sono le più diverse, come bitume, stracci, acrilici, pennelli, gessetti, ma il risultato è sempre uno sviluppo quasi incontrollato dell’idea iniziale. Non silhouette incorporee, ma volumi percepibili che seppur nascosti nel buio, sono espressivi, mobili, palpitanti come i pensieri quando ingombrano lo spirito e un po’ lo spaventano. Le immagini dipinte da Gastaldo non sono alberi, monti o fiumi ma emozioni, ricordi, desideri. Una pittura autenticamente romantica con tutto il suo contenuto di tragedia attesa, di timore dell’abbandono, di attrazione da parte dei fenomeni della natura, elemento potente e ancora sconosciuto così come lo
sono le emozioni che turbano da sempre il nostro vivere. Vive e lavora a Induno Olona (VA).