L’orto dei ricordi
Le Ali di Pandora
Presentano
Mostra – Laboratorio
L’orto Dei Ricordi
20/27 Aprile 2017
Vernissage Ore 18,00
Palazzo Vernazza Castromediano –
Vico Vernazza -Lecce
orario apertura 10/12- 17/20,30
ingresso libero
Espongono: Arturo Alessandri, Cristina Baldari, Roberto Bergamo, Mario Calcagnile-Raffaella Muhlhausen, Glauco Lèndaro Camiless, Veronica Cavone, Daniela Cecere, D&S | Italy, Mina D’Elia, Enzo De Giorgi, Carmina Falcione, Lucy Ghionna, Rossella Greco, Claudia Ingrosso, Marco Ingrosso, Monica Lisi, Massimo Marangio, Luigi Martina, Maurizio Martina, Sean Price, Luigi Priore, Giorgia Prontera, Andrea Scolavino, Paola Zampa.
L’Associazione Le Ali di Pandora dal 20 al 27 aprile 2017, presso Palazzo Vernazza Castromediano a Lecce, alle ore 18,00 presenta la collettiva “L’orto dei ricordi”. Obiettivo della mostra è esporre la memoria, a breve e lungo termine, ad un’analisi intimistica ed al contempo sociale della quotidianità, caratterizzata spesso dalla dimenticanza, attraverso un mix di figurazione ed astrazione, di arte povera e concettuale, di arte lowbrow ed highbrow.
Ciascuna opera – spiega Dario Ferreri, analista delle opere – ha alle spalle un progetto espositivo ed una intenzione poetica, talvolta immediata, altre volte complessa: video, performance, opere pittoriche, scultoree, in mixed media, lavori di scrittura e calligrafici, ecc, si alternano per narrare un avvincente racconto. L’invito al pubblico è quello di riassaporare stimoli emotivi, in un teatro della mente che rievoca e attiva scenari del passato, dove il ricordo è palpabile al punto da stimolare il fruitore ad essere presente all’interno della scena, viaggiare nel tempo, ritrovare momenti, sentimenti, luoghi, persone e suggestioni rimossi; un teatro della mente dove storia personale e collettiva si intersecano risvegliando energie profonde ed aprendo a nuove possibilità percettive, in una genesi culturale che ha in sé la motivazione conoscitiva con il mondo circostante: in tale dimensione il senso storico della verità assume natura ontologica per non smettere di conoscere e di comprendere.