Contemporary Art Magazine
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Lo stile “pseudo – picassiano” di Nicoleta Georgiana Noroc nella collettiva alla Milano Art Gallery.

La storica galleria milanese “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 sta per accogliere un appuntamento di portata cosmopolita, la mostra collettiva “International Art Expo” che raduna un corposo novero di esponenti di prestigio del panorama attuale tra cui la pittrice Nicoleta Georgiana Noroc, organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes dal 24 gennaio al 13 febbraio 2015. L’esposizione verrà inaugurata sabato 24 gennaio alle ore 18.00 con un ospite illustre, il maestro Giorgio Forattini.

L’innata curiosità e il crescente interesse per le più svariate tecniche di riproduzione dei volti umani la portano a ritrarre volti, più o meno noti, utilizzando spilli cartografici colorati. Il passaggio al disegno a mano libera avviene molto presto e la Noroc approccia lo stile “pseudo-picassiano” ottenuto usando soprattutto la tecnica dell’acrilico su tela. Poi prosegue il suo percorso all’insegna della ricerca sperimentale utilizzando le più svariate tecniche e spaziando dalla biro su tela o legno, al “finger painting” (olio su tela) fino ad arrivare a un personalissimo “striped ink on canvas” (strisce di inchiostro su tela).

Nel raccontare come nasce la passione per i ritratti e le opere che meglio ne esprimono lo stile la Noroc spiega “Mi ritengo una persona con un carattere piuttosto forte e anche per questo mi è sempre piaciuto guardare le persone in faccia per poterne assimilare tutte le espressioni, i movimenti facciali. In un certo senso sono ‘conquistata’ dai volti. Da sempre come se ci fosse qualcosa da vedere, che non si vede subito al primo colpo d’occhio. In più mi piace dare un volto alle cose, a quello che succede intorno a noi. Mi sono avvicinata all’Espressionismo, perché mi piace giocare con i volti delle persone, anche deformandoli o distorcendoli. Così facendo cerco di ridurre l’importanza della bellezza esteriore e nel contempo provo a lasciare spazio alla comunicazione di un sentimento o di un pensiero personale. Non sono soltanto le donne a essere raffigurate con un occhio solo aperto, è una scelta generale per diminuire i dettagli del singolo volto, dando la possibilità a chi osserva di concentrarsi sull’intera opera e possibilmente cogliere il messaggio, che voglio trasmettere”.

uffstampamilano


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