L’artista Maria Ventura nella collettiva alla “Milano Art Gallery”
La nota pittrice Maria Ventura è nel gruppo selezionato dei partecipanti alla mostra collettiva “International Art Expo” che sta per aprire i battenti all’interno della rinomata “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes e si svolgerà dal 24 Gennaio al 13 Febbraio 2015. L’esposizione sarà inaugurata in data Sabato 24 Gennaio alle ore 18.00 con la presenza di un nome di prestigio del calibro di Giorgio Forattini, special guest dell’esclusivo vernissage.
La Ventura scruta con occhio attento, ma anche con evidenti vibrazioni interiorizzate da bellezza architettonica dei suoi portali arabescati, come le vestigia antiche, che nella sua figurazione soave, soffice, delicata e sempre rispondente in pieno, assumono valore evocativo. La realtà fedele è capace di trasfigurarsi nella riproposta colta della pittrice, che affida a colori suadenti e vaporosi, la discreta sperimentazione grafica, che descrive luoghi e suggestioni, senza “oleografiche tentazioni vedutistiche”. Spesso la tecnica dell’acquerello, che intriga la sua ricerca estetica, distilla trasparenze, ma non disdegna la rappresentazione realistica del soggetto ritratto per offrirne visione ulteriore e aperta a riflessioni di natura spirituale. La pittura di paesaggio trova in lei uno scatto emozionale in più.
Sulla Ventura è commentato: “La natura in armonia di ritrovata serenità nell’intensa espressione creativa della ventura sembra non conoscere i guasti dell’uomo tecnologico. La cifra espressiva si dipana lungo un filo che corre tra realtà e immaginario. Nelle opere la luce è un elemento ovviamente imprescindibile e molto sentito, sia quando si effonde sulle architetture precisandone i contorni, sia dove induce accendendosi su alcuni particolari, fino a farli diventare gli inaspettati protagonisti della trama pittorica. L’anima delle composizioni hanno una connotazione di valenza interiore, che caratterizza in vario modo i due temi, sottesi tutti da un percettibile lirismo”.