JILL HÖJEBERG | HUMANIZED FORMS
Vernissage: GIOVEDÌ 9 GIUGNO 2022, dalle ore 17 alle 20
Periodo: 9 Giugno – 30 Luglio 2022
Luogo: PUNTO SULL’ARTE, Viale Sant’Antonio 59/61, Varese
0332 320990 I info@puntosullarte.it
www.puntosullarte.com
Orari: Martedì – Sabato: h 9.30-17.00
Testo: Alessia Baranzini
La scultrice americana residente in Svezia JILL HÖJEBERG, esponente dell’astrattismo scultoreo contemporaneo, torna da PUNTO SULL’ARTE per la sua nuova mostra personale dal titolo “Humanized Forms”, allestita nella Project Room al piano terra della sede principale in Viale Sant’Antonio, 59/61 della galleria varesina.
Il Vernissage della mostra si terrà GIOVEDÌ 9 GIUGNO dalle 17 alle 20 e l’Artista sarà presente.
Formatasi negli Stati Uniti e da diversi anni residente in Svezia, a Stoccolma, JILL HÖJEBERG è in realtà un’artista profondamente legata al nostro Paese, dove si reca periodicamente per lavorare alla sorgente di alcuni dei suoi materiali di vocazione, primi fra tutti il marmo bianco di Carrara. Ripartendo dalla grande attenzione per l’uomo della tradizione marmorea classica e rinascimentale, Höjeberg ne trasforma e rinnova completamente le forme e gli intenti, alla luce di uno sguardo pienamente contemporaneo. L’artista abbandona l’antropomorfismo dell’opera e ricerca l’essenzialità dell’umano all’interno di geometrie e movimenti della materia totalmente emotivi. Non più soggetti statuari, distanti e impassibili ma forme empatiche, femminili e pensate per il contatto con lo spettatore. Difficile non avvertire una consonanza emotiva con le sue opere: sono intrecci, con pieni e vuoti, per contenere i sentimenti di chi si avvicina loro; abbracci non più fatti di muscoli e di braccia tese, ma di movimenti morbidi e sinestetici.
Insieme alle più recenti opere in marmo bianco di Carrara, sono presenti in mostra alcune nuovissime creazioni in ghisa, la cui potenza espressiva non appare minimamente intaccata dalla durezza e ruvidità del materiale: allo stesso modo delle sculture in marmo, sono opere capaci di catalizzare i sensi di chi le osserva, spingendolo al contatto anche fisico con esse.
Le opere di Höjeberg sono infatti creazioni verso cui è possibile, se non persino necessario, allungare la mano per avere riscontro tattile delle proprie sensazioni. Altrove, non sarebbe permesso toccare delle sculture, per il timore arcano che un tocco possa togliere loro qualcosa. Di fronte alle opere di quest’artista, invece, vale l’atteggiamento contrario: non potremmo goderne la potenza emotiva se non potessimo sentirle col palmo delle mani. Sono opere create proprio con l’obiettivo che lo spettatore si metta in contatto con esse, in una relazione reciproca di dare-avere tra corpi sensibili.
JILL HÖJEBERG nasce a Norwalk, Connecticut (Stati Uniti) nel 1949. Nel 1967 si iscrive alla George Washington University e nel 1996 si specializza in scultura presso l’Art Students League di New York. Spinta da una costante ricerca di armonia e bellezza, Jill Höjeberg realizza forme astratte che racchiudono l’essenza della femminilità. Opere armoniche e sinuose, sculture in marmo e ghisa che colpiscono per il loro senso di elasticità, energia e forza. Negli ultimi anni ha lavorato periodicamente in centro Italia, in alcuni dei luoghi più famosi al mondo per l’estrazione del marmo. Ha realizzato mostre personali e collettive e ha partecipato a fiere di settore nei paesi scandinavi e in Italia. Sue opere pubbliche si trovano nell’Ufficio d’Arte di Stoccolma, nel Comune di Sigtuna, nel Consiglio della Contea di Dalarna e nel Comune di Borlänge. Vive e lavora a Stoccolma (Svezia).