Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Glass meets Bronze la nuova collezione di Gaby Wagner

Dal 14 al 22 settembre 2024, la Laguna di Venezia ospita l’ottava edizione del Venice Glass Week, e tra gli eventi di punta spicca la mostra di Gaby Wagner alla Holly Snapp Gallery. Con la sua nuova collezione “Glass Meets Bronze”, la designer e fotografa di origini tedesche presenta opere che fondono vetro vintage e bronzo, esplorando il tema del mare e creando pezzi unici dal fascino senza tempo. L’inaugurazione ufficiale è prevista per il 15 settembre, con un brindisi di benvenuto aperto al pubblico.

Stabilitasi a Venezia negli anni Novanta, Wagner ha affinato la sua arte collaborando con il maestro vetraio Diego Dei Rossi della vetreria Aureliano Toso. La sua estetica si caratterizza per l’uso di vetri storici, rivisitati e combinati con materiali come bronzo e ottone, dando vita a opere innovative che uniscono tradizione e modernità. La mostra riflette la sua visione unica, dove la leggerezza del vetro dialoga con la solidità del bronzo, creando una sintesi perfetta di opposti.

Questa esibizione non è un debutto per Wagner nel mondo dell’arte e del design. Precedentemente premiata a Londra con il prestigioso British Interior Design Award, la sua carriera internazionale l’ha portata a collaborare con nomi di spicco come Donna Karan e Jacques Garcia.

La sua esplorazione delle tecniche del vetro, iniziata nella fornace di Murano, si è sviluppata tra Parigi, New York e l’Asia, fino a consolidarsi a Venezia. Qui, le sue opere sono diventate un simbolo del legame tra la città e la sua tradizione vetraia. Con “Glass Meets Bronze”, Wagner invita il pubblico a scoprire la bellezza di un connubio tra fragilità e forza, tra luce e materia, che risplende nella sua forma più pura proprio nella città lagunare.

Come ha colto Cristina Beltrami, curatrice e storica dell’arte, che ha steso un testo per questa mostra, “le forme pulite delle coppe più classiche, quelle in particolare dei nomi da lei più amati, come Giacomo Cappellin e Vittorio Zecchin, trovano una nuova collocazione montate su strutture zoomorfe in bronzo dorato”. Mentre il rimando al mondo marino è ancora una volta un richiamo alla natura marinara di Venezia o, per usare le parole di Joseph Brodsky: simile a quell’ora così tarda a un’immensa scogliera corallina (Fondamenta degli incurabili, J.Brodsky)

Venezia, culla di questa antica tradizione, continua a essere il luogo dove Wagner celebra il vetro, rendendolo vivo e pulsante di nuove energie creative.

CRISTINA GATTI PRESS & P.R. | Venezia


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1 Marzo 2024

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