Gino Baglieri -Luce e Colore – Viaggio nella vita
Galleria d’Arte Contemporanea
“STUDIO C”
via Giovanni Campesio, 39
29121 Piacenza
Cell: 348 – 8703060
E mail: studio.c.immagine@gmail.com
MOSTRA PERSONALE DI GINO BAGLIERI
LUCE E COLORE – VIAGGIO NELLA VITA
19 – 31 OTTOBRE 2024
Alla galleria d’Arte Contemporanea “Studio C” di via G. Campesio 39 si inaugura sabato 19 ottobre, alle ore 18, la mostra personale di Gino Baglieri dal titolo “Luce e Colore – Viaggio nella vita”. Quello di Gino Baglieri è un gradito ritorno a Piacenza dopo la sua fugace ma significativa apparizione nella Rassegna Nazionale “Dieci Protagonisti del Contemporaneo” dove le sue opere avevano particolarmente colpito e interessato collezionisti e visitatori.
Nato a Lentini, ma residente a Vittoria (RG), Gino Baglieri è ormai un nome di primo piano dell’arte contemporanea e come tale vanta dunque un variegato e interessante curriculum critico-espositivo fatto di mostre, personali e collettive, tenute in spazi pubblici e privati di tutta Italia e di molte capitali Europee. Espressione intensa e sentita, quella del nostro artista, sostenuta sempre da grande rigore e grande coerenza, che trova linfa e nutrimento nelle pieghe complesse della nostra contemporaneità ma che si sviluppa e realizza attraverso la conoscenza e l’approfondimento di quei movimenti che, tra l’inizio del secolo e la seconda guerra mondiale, hanno profondamente modificato tutto il percorso dell’arte e il nostro pensiero corre immediatamente agli artisti di “Corrente”, al “Realismo Sociale” di Renato Guttuso e infine all’”Esistenzialismo”. Pittura forte e potente, fatta di cuore, sentimento e ragione e capace di entrare, con grande spontaneità ed immediatezza, nelle pieghe profonde delle problematiche umane ed esistenziali dei nostri giorni.
Nelle sue opere c’è sempre una messa in posa immaginifica di pensieri, memorie e riflessioni che, partendo dal “sé” e dalla propria realtà, si dipana poi, gradualmente, alla metafora e alla simbologia facendosi patrimonio generale di tutti coloro che entrano in contatto con la sua arte. Ma Gino Baglieri è anche un grande cultore della bellezza femminile come ben evidenziato dalle opere presentate in questa rassegna. I suoi corpi femminili si stagliano netti su fondi evanescenti e appena accennati, sono morbidi e sensuali, portano dentro tutta la plasticità e il peso della scultura facendosi reali e concreti. Pittura intensa, dicevo appena sopra, e percorsa sempre da grande poesia, emozione e sentimento a cui si unisce, molto spesso, anche una sottile e delicata ironia. E l’ironia è infatti una delle caratteristiche più importanti ed evidenti nell’espressione di Gino Baglieri perché il nostro artista, in molte delle sue opere, si serve proprio del tono ridente e scherzoso per portare l’osservatore a riflettere su un argomento o una tematica specifica sia essa di carattere sociale, esistenziale, artistico o semplicemente di costume. Grande interprete della pittura espressiva e realista, con i suoi lavori intensi e partecipati, percorsi dalla verità e dall’emozione, ci immerge letteralmente nella vita, nel lungo e diversificato cammino dell’umano esistere: i suoi colori e le sue tematiche, espresse sempre con grande forza e vitalità, ci calano nella realtà del quotidiano passando da una raffigurazione essenziale e diretta ad una profonda interpretazione psicologica dei personaggi, quasi una rappresentazione teatrale dell’esistenza, con le sue fobie, le sue passioni, le sue paure e le sue speranze. Ci sono poi, nell’espressione di questo bravissimo artista, straordinarie ed intriganti evanescenze, lente e graduali dissolvenze delle immagini, diafane e rarefatte trasparenze che non sono per nulla casuali o involontarie, ma che rappresentano, invece, la ferma e precisa volontà dell’artista di stare sempre dalla parte della pittura, di viverla e praticarla in ogni attimo e in ogni momento seguendone fasi e mutamenti.
La donna, in particolare, assume valenza simbolica nelle opere del maestro siciliano: la donna culla della vita, musa della bellezza, magica ispiratrice, metafora di purezza e rinascita e poi la madre, figura dolce e potente, signora della vita, mito senza fine: Gino Baglieri non vuole rappresentare solo un corpo da guardare e analizzare, ma la sua anima e la sua ombra, il suo “essere” e il suo “esistere” che pulsano nel gesto e nell’attimo creativo.
Un mondo complesso, quello di Gino Baglieri, un vero e proprio universo dove la realtà può sconfinare nel sogno, la verità nella finzione, l’intuito nel pensiero razionale, la ragione nella leggerezza del volo poetico. Lo stesso dicasi per tutti i suoi personaggi che, pur presentandosi con la fisicità e la corporeità della materia viva e concreta, portano dentro anche una delicata e misteriosa trasparenza, a rendere la levità dello spirito, la complessità dell’essere umano, la delicata evanescenza dell’anima. Il linguaggio di questo artista, insomma, non è certamente di quelli che si possono improvvisare: esso arriva da lontano e si è sviluppato con continuità e coerenza attraverso mezzo secolo, e forse più, di lavoro e di ricerca. Perchè sin dai suoi esordi, l’artista ha puntigliosamente posto in essere un proprio ben definito codice poetico, tutto gravitante intorno all’uomo e all’esistenza, in grado di farci riflettere, con immagini originali e geniali accostamenti, sulla caducità della vita e sull’inganno che proviene da tutto ciò che troppo splende e troppo appare.
La rassegna, che chiuderà il 31 ottobre, sarà illustrata dal gallerista e critico d’arte Luciano Carini
ORARI: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30
Lunedì, giorno di chiusura