Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

GENESI di Sebastião Salgado

La mostra, a cura di e progettata da Lélia Wanick Salgado, è il risultato del pluriennale lavoro del fotografo e raccoglie 245 spettacolari fotografie in bianco e nero di flora, fauna, paesaggi terrestri e marini e di popoli indigeni, con l’obiettivo di attirare l’attenzione sugli urgenti problemi ambientali e sui cambiamenti climatici.
Genesi è il terzo lavoro di grandi dimensioni di Salgado e può essere visto come una risposta alle serie precedenti Lavoratori (1993) e Migrazioni (2000) che avevano esplorato le popolazioni sfollate e le durissime condizioni di lavoro sopportate da uomini e donne in tutto il mondo. In Genesi Salgado ha deciso di spostare la sua attenzione dalle persone per concentrarsi sulla bellezza primordiale della terra e di coloro che vivono in armonia con essa.
Il 46% della massa terrestre sul pianeta è intatta come nel giorno della creazione ed è rimasta quasi immutata nel corso della storia. Per otto anni Sebastião Salgado ha compiuto 32 viaggi in queste regioni viaggiando su piccoli aerei a elica, a piedi, in barca in un kayak pieghevole e su un pallone frenato. Ha viaggiato in zone dal clima estremo su terreni accidentati, molto lontano dalla civiltà. Durante i suoi viaggi in giro per il globo ha documentato i paesaggi artici e desertici, le foreste pluviali, gli animali terrestri e marini e le comunità che ancora vivono secondo tradizioni ancestrali.
La mostra si divide in cinque regioni geografiche: i santuari naturali, il sud del pianeta, l’Africa, l’Amazzonia e il Pantanal e l’emisfero nord. Tutte assieme le immagini formano uno stupefacente mosaico della natura nella sua grandezza incontaminata. Con queste fotografie Salgado rende omaggio a un pianeta fragile che secondo lui, noi tutti dobbiamo proteggere.
“Genesi è una ricerca del mondo com’era, come fu formato e come si è evoluto come è esistito per millenni prima che la vita moderna accelerasse e cominciasse ad allontanarci dall’essenza stessa del nostro essere”, dice Lélia Wanick Salgado. “È una testimonianza del fatto che il nostro pianeta ospita ancora regioni vaste e remote dove la natura regna nella sua silenziosa e primordiale maestosità.”
A livello formale le fotografie di Salgado catturano gli spettatori con le loro delicate sfumature di colore e tonalità di grigio assieme al forte contrasto tra la luce e le zone scure. La forza magnetica delle fotografie è dovuta in particolare alle composizioni intenzionalmente calme composte da strutture, linee e forme nitide.

Viste le dimensioni della mostra, che non ha precedenti se confrontata con le
altre mostre fotografiche presentate finora in Slovenia, i responsabili del progetto al Museo e delle Gallerie di Lubiana, il direttore Blaž Peršin e la curatrice Marija Skočir, hanno deciso di esporre Genesi presso due sedi del Museo e delle Gallerie per poter ospitare la mostra nella sua interezza. Nell’ambito di questo progetto il Museo civico di Lubiana svolge il ruolo di museo contemporaneo capace di contribuire allo sviluppo sostenibile di Lubiana e non solo. Nel contempo, la Galleria Jakopič porta avanti il suo programma inserendo Salgado nella tradizione ormai consolidata di presentare i grandi nomi della produzione fotografica mondiale. Speriamo di poter accogliere Sebastião Salgado e Lélia Waanick Salgado alle manifestazioni che accompagneranno l’inaugurazione della mostra.
Oltre a presentare questo straordinario fotografo il Museo e le Gallerie di Lubiana intendono presentare la carriera del fotografo e i suoi sforzi per la salvaguardia della natura per amplificare il messaggio del progetto. Tale messaggio è strettamente legato al nostro ambiente e ci fa riflettere su come ciascuno di noi possa ancora assumersi la grande responsabilità del futuro del pianeta.
Per questo motivo Genesi è corredato da un ampio programma di accompagnamento. La presentazione del fotografo includerà la proiezione del documentario biografico Il Sale della Terra girato da Wim Wenders e Julian Ribeiro Salgado. La prima proiezione all’aperto si terrà il giorno successivo all’inaugurazione della mostra, il 1° giugno al Parco Tivoli, dove esisteva in passato un cinema all’aperto. Per tutta la durata della mostra, il film sarà proiettato al Museo Civico due volte alla settimana.
Oltre al Comune di Lubiana e l’ Ambasciata brasiliana, sono molte le istituzioni pubbliche e non coinvolte nel progetto compreso il Mese del festival fotografico – Photonic Moments, Kinodvor, l’Assessorato alla tutela dell’ambiente del Comune di Lubiana, Ecologisti senza frontiere, Lubiana Turismo, Galleria Fotografija, ecc. Molti sponsor e mezzi di comunicazione contribuisco al finanziamento del progetto. I visitatori potranno acquistare la monografia Genesi (Taschen, 2013) e il DVD il Sale della Terra (Fivia Cenex, 2015).
Sebastião Salgado si è riferito al suo progetto definendolo “la mia lettera d’amore al pianeta”. Per dare seguito a questa idea e per contribuire alla salvaguardia e al ripristino del verde non soltanto a livello mondiale ma anche a livello locale, il Museo e le Gallerie di Lubiana hanno ideato un’iniziativa di salvaguardia della natura con la collaborazione dell’Assessorato alla tutela dell’ambiente del Comune di Lubiana e Ecologisti senza frontiere. L’iniziativa si intitola la mia lettera d’amore al pianeta e permetterà a tutti coloro che visiteranno la mostra di contribuire concretamente alla salvaguardia dei boschi in Sloveni a e al ripristino di un ambiente di vita pulito a livello locale e mondiale.

Per maggiori informazioni sull’iniziativa visitate la pagina www.mgml.si e il social #lovelettertotheplanet.

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