Gaetano Fiore – Bosco nel Bosco
Dal 2 al 22 agosto 2024 Casa Esagono di Vittorio Giorgini a Baratti (LI) ha ospitato la mostra dell’artista Gaetano Fiore “Bosco nel bosco” voluta e organizzata da Marco Del Francia, Presidente di B.A.Co.
Grande ed entusiasta partecipazione di pubblico (più di 700 visitatori) sensibile e interessato alle opere di Fiore e anche di numerosi addetti ai lavori colpiti dalla perfetta simbiosi e magica alchimia tra dipinti e spazi sia interni che esterni, riuscita sintesi tra le varie forme espressive che avrebbe certo fatto piacere al visionario architetto fiorentino.
Le 67 icone dell’artista Gaetano Fiore, ispirate al primo libro dello Stundenbuch di Rainer Maria Rilke “Vom mönchischen Leben” hanno costituito il nucleo dell’esposizione, vi era poi una sezione dedicata alle grafiche e alle copertine di libri che riproducono quadri di Fiore o loro particolari e, sulla terrazza, si è inoltre potuto ammirare il prototipo della scultura “Alberi amanti” che Fiore intende in futuro realizzare su più larga scala come omaggio a Vittorio Giorgini e all’associazione B.A.Co.Durante la presentazione al vernissage del 2 agosto, il germanista Andrea Petrai, che già nel 2015 al MAD di Würzburg introdusse la personale di Fiore “Stimmen in Farbe”, parte della quale è stata riproposta nello scrigno-alveare di Casa Esagono, ha così chiarito il nesso tra pittura e letteratura:
“Ciascuna opera scaturisce dalla lettura emozionale di una parola, una rima, talora un’intera lirica ell’autore praghese di lingua tedesca. All’immediatezza dell’impressione destata dal suono, segue lo studio meticoloso di Gaetano Fiore, abile artigiano ed esperto maestro, che la contiene e riassume nella combinata intensità di forma e colore.L’icona è in pittura ciò che il verso è in poesia: parte per il tutto.Come finestra aperta sul tempo, essa cristallizza e sublima nello spazio tracce di eternità, la sacralità irripetibile di ogni significativo momento che “dura quanto un sorriso”. Se il verso coglie infatti l’evento o un suo accenno per risparmiarlo alla sua inevitabile decadenza e sublimarlo in una forma che lo perpetui, l’icona individua un particolare, lo isola dal grande quadro, lo sgrana poi sotto una lente capace di indagarne financo l’invisibilità e lo legittima infine a mondo in sé. Il dettaglio diventa quindi universo incontaminato da esplorare col cuore di chi sa affidarsi alla magia di luce e buio. In ascolto e contemplazione”.Durante la presentazione al vernissage del 2 agosto, il germanista Andrea Petrai, che già nel 2015 al MAD di Würzburg introdusse la personale di Fiore “Stimmen in Farbe”, parte della quale è stata riproposta nello scrigno-alveare di Casa Esagono, ha così chiarito il nesso tra pittura e letteratura:
Il curatore della mostra al MAD, Michael Koller, è intervenuto in video per manifestare la propria soddisfazione per la scelta di un luogo espositivo così suggestivo, immerso nella natura e nella storia; la voce dell’attore Francesco Ruotolo ha magistralmente interpretato i titoli delle icone per favorire e potenziare l’ascolto durante la visita; il giovane pianista Marco Fiore ha accompagnato i visitatori con brani evocativi tratti dal repertorio di un inedito Duke Ellington; la storica dell’arte Noemi Gasperini ha tenuto le fila dell’insieme.