Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

Fausto Beretti – Davide e Golia

Sabato 17 gennaio, alle ore 18, presso la galleria d’arte contemporanea “Studio C” di via Campesio 39 si inaugura la mostra personale di Fausto Beretti dal suggestivo titolo “Davide e Golia”.
Nato a Reggio Emilia, ma residente a Bologna, Fausto Beretti è artista dalla solida preparazione tecnico-culturale e dal vasto curriculum critico-espositivo. Prima ha frequentato il Liceo Artistico di Bologna e quindi si è diplomato maestro scultore presso l’Accademia di Belle Arti della stessa città. Ha poi ricoperto incarichi importanti nel campo dell’insegnamento ed ha soggiornato per un certo periodo a Parigi dando vita a preziose collaborazioni artistiche. Attualmente occupa la cattedra di discipline plastiche presso il prestigioso Istituto d’Arte “Paolo Toschi” di Parma.
Artista a tutto tondo, scultore e pittore, Beretti è tra i pochi artisti moderni che sanno unire la sapiente tecnica dei vecchi maestri alle tematiche più vere e sentite della nostra contemporaneità facendo così convivere, in modo armonico e del tutto naturale, passato e presente, tradizione e modernità. Bravo disegnatore e ottimo conoscitore dell’anatomia umana, Fausto Beretti, dopo aver progettato l’opera, sembra lavorare in scioltezza e velocità e i suoi personaggi, pur nella perfezione anatomica, risentono di una certa influenza impressionista, un “finito” che si alterna sempre al “non finito” lasciando intravedere una sospensione spirituale, un attimo di attesa e/o riflessione, un intimo tormento.
Lo stesso vale per la pittura, forte e vigorosa, libera e potente, scenografica e scultorea nel suo prorompente vigore. Tra i soggetti preferiti da Fausto Beretti troviamo figure, soprattutto nudi femminili, e composizioni dove l’artista mette in mostra tutta la sua abilità e il suo virtuosismo tecnico dipingendo frutta, oggetti e colorati, morbidi drappeggi. Suggestivi poi i suoi disegni, molti eseguiti a carboncino, bozzetti di sculture, prime riflessioni, semplici tracciati, schizzi. Emblematico e carico di simbologia il titolo della mostra che è letteralmente ricavato dal soggetto di un dipinto in mostra: il piccolo e coraggioso Davide, in questo caso l’artista, affronta l’erculeo e possente Golia (le paure, le incertezze, i condizionamenti culturali e ambientali) per acquistare la sua completa autonomia, la sua sicurezza e indipendenza. E’ il percorso, solitario e nascosto, di ogni vero artista, il conflitto personale e segreto che porta a veleggiare, liberi e sicuri, nella propria fantasia e creatività.
La rassegna, che sarà introdotta dal critico d’arte Luciano Carini, chiuderà il 5 febbraio.

lucianocarini


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