Fabio Lo Re @ Ventinovegiorni
Le opere di Fabio Lo Re sono generate nel buio. Attraverso un’operazione degna di un sonar, un fascio di luce ci restituisce delle immagini di oggetti provenienti dalla quotidianità. Particolari anatomici, piccole teste e altri poveri oggetti sono portati alla ribalta dal raggio inquisitore di una torcia, che rappresenta lo sguardo dell’autore e la sua soggettività in cerca di punti di orientamento.
Dietro queste immagini c’è la volontà di affermare un conoscere soggettivo, che al momento si esprime con gesti relativi ad oggetti minimi. In ogni caso la scelta di operare al buio è indice di un’operatività che si vuole confrontare con l’inospitale, e in questo modo rappresentare anche il disagio del vivere.
Presentazione di Paolo Aita