Der Zirkel – Sei variazioni sul tema
In omaggio all’arte astratta tedesca, la Galleria Dep Art organizza una mostra dedicata a Günter Fruhtrunk (München, 1923 – 1982), Winfred Gaul (Düsseldorf, 1928 – 2003), Ulrich Erben (Düsseldorf, 1940), Imi Knoebel (Dresden, 1940), Günter Umberg (Bonn, 1942), Wolfram Ullrich (Würzburg, 1961). Attraverso un serrato dialogo tra generazioni diverse, all’interno della mostra si evidenzia come i sei artisti abbiano assunto lo studio dello spazio, del colore e della geometria come proprio tratto distintivo.
È curioso notare che nell’arco di mezzo secolo siano state assai rare le occasioni espositive che in Italia abbiano approfondito lo sviluppo di quest’arte in Germania. Altrettanto scarse sono le pubblicazioni dedicate all’argomento. La galleria Dep Art si propone il compito di individuare una linea di ricerca che scardini il conformismo e il nazionalismo con un piccolo ma significativo nucleo di artisti, appartenenti a varie generazioni, che permetterà di riconsiderare gli sviluppi e gli esiti più attuali dell’astrazione in area teutonica.
Günter Fruhtrunk e Winfred Gaul, vengono qui assunti a baluardi di un’indagine che si riallaccia alla lezione di Josef Albers, sancendo un revival della pittura astratta a partire dalla metà del secolo scorso. Gli artisti delle generazione successive, rappresentata da Ulrich Erben, Imi Knoebel, Günter Umberg, continuano quindi a interrogarsi e a reinventare le strutture geometriche, ponendosi in sfida con le leggi della monocromia. In particolare, spetta a Knoebel il compito di introdurre quel “disequilibrio tra interno ed esterno” su cui insisteranno anche i suoi successori, come nel caso di Wolfram Ullrich, il quale decentra la geometria verso il perimetro delle opere.
I sei artisti scelti – a individuare altrettanti exempla e variazioni sul tema – faranno riflettere gli spettatori sull’etimo della parola abs-trahere per riuscire a “trarre fuori” e a “tradurre” in forma geometrica un’esigenza di cambiamento rispetto al passato.
La mostra è accompagnata da un volume bilingue (italiano/inglese) realizzato da Dep Art, a cura di Alberto Zanchetta, contenente un saggio del curatore e tutte le riproduzioni delle opere esposte.