A-tra-verso
Axa Cultura e Salentoweb.tv presentano, a partire da venerdì 19 dicembre, nella Galleria della Biblioteca Provinciale (ex Convitto Palmieri) p.tta Carducci, Lecce, la mostra d’arte: A-TRA-VERSO di Roberto Bergamo, curatela Monica Taveri. Introduzione critica di Glauco Lendaro Camiless, intervengono Claudio Martino e Ambra Biscuso, partecipazione di Claudio Delli Santi ( Direttore Accademia Belle Arti di Lecce). La mostra resterà aperta fino al 3 gennaio 2015 dalle ore 10:30-12:30 / 17:00-20:00.
Roberto Bergamo con la sua rassegna A-TRA-VERSO ci introduce in un mondo fatto di forma e sostanza, quello del Libro d’artista, dove le parole diventano veicoli di fantasia e le immagini spunti di riflessioni atemporali, dove la percezione, passando attraverso tutti e cinque i sensi, viene stimolata attraverso l’infinita tipologia dei materiali utilizzati tradotti in inesauribile varietà di struttura in Libro Unique. Un’opera d’arte che ha come punto focale la possibilità e la necessità di essere toccata, rompendo così quel divieto che è invece regola fondamentale nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo. Bergamo ripete spesso “si dice che il libro del futuro è internet ma si tratta di due fenomeni ben diversi. Anzitutto chi ha conosciuto il fascino della carta, il suo odore e la sua matericità, tornerà sempre a desiderarla, sempre più spesso andrà in crisi di astinenza. E quando le case editrici cesseranno di stampare libri, li cercheremo di contrabbando, semineremo semi-libri in cortile e sulle terrazze, li faremo in casa secondo antiche ricette, alleveremo libri ruspanti, libri clonati con o senza autorizzazione ministeriale. (…)”. L’artista Roberto Bergamo difende da sempre la sua fascinazione per i libri che come lui stesso afferma “forse prima ancora di imparare a leggere, erano scrigni di tesori, catene d’oro che (da stella a stella, direbbe Rimbaud) legavano insieme mille universi. Mille universi più uno. Il mio.”
Marina Pizzarelli spiega: “Roberto Bergamo coniuga, nei suoi ‘Librocorpi’ la passione per la parola con quella per l’immagine: non a caso sulla pagina dipinta spesso appare la scrittura, prima manifestazione di autoconfessione, specchio dell’impulso interiore. Ma Bergamo è anche un alchimista dell’immagine: si serve di procedimenti fotografici stampando per contatto, agendo sulla pellicola con acidi, manipolando i risultati… Nessuna via resta intentata. Con onnivora curiosità scruta il farsi dell’immagine, il suo evolvere, il suo consumarsi. L’opera è un work in progress in cui conta più il procedimento che il risultato.”
L’Arte rappresenta per lui l’esperienza, il libro d’artista un attraente palcoscenico e gli attori raccontano storie di ordinaria quotidianità. Il SEGNO come DI_SEGNO, i suoi volti di donna sono vestiti di ricordi e le parole sono cicatrici che ne rimarcano il vissuto.
Nel 2006, in occasione di una personale di Bergamo, Vittorio Balsebre volle scrivere di lui tra qualche giorno sarà il primo anniversario della morte del grande Vittorio e ci sembra giusto riportare in integrale la sua recensione: “Roberto Bergamo Evidenzia un’ansia di ricerca nel fondo di un’idea naturale che si caratterizza in un formato che presume una timidezza- direi un pudore, proprio di coloro che vivono di immaginazione e non tanto di prassi. L’idea creativa mi sembra sommersa in una interiorità che hanno coloro che per natura sono dediti all’arte- come patrimonio e legata all’ansia di “conoscenza”. Certo inappagato, in un ambiente, spesso ostile e certamente estraneo ad ogni aspirazione che per ora, mi sembra racchiusa in una “crisalide” che non tarderà a diventare, per metamorfosi, farfalla. Allorché, ad ogni possibile tecnica- espressiva, si troverà anche quel nesso poetico che l’introspezione ed il travaglio costante, tramuterà il sogno creativo da trasmettere, come messaggio- a coloro che sosterranno da fruitori- in quello scambio che ogni uomo, ed ancora di più l’artista, ha cercato, ma con quella delicata e sospesa funzione che noi definiamo come “poetica”. Quella che l’uomo persegue ormai da millenni in un costante sogno di “sublimitia” – Quella sfera ideale della cultura- che resta, tutt’ora, la più aderente all’essenza della vera umanità.
Noto da anni nel campo del LIBRO D’ARTISTA e storicizzato in musei, archivi, biblioteche nazionali. Le sue opere sono presenti in Europa, America Latina e USA. Fa parte dell’Archivio Internazionale di Mail-Art.