Contemporary Art Magazine
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n.630/99 del 24 Dicembre 1999

SERGIO MARIO ILLUMINATO: IOSONOVULNERABILE

IOSONOVULNERABILE
progetto artistico transdisciplinare di Sergio Mario Illuminato

inaugurazione aperta al pubblico > venerdì 6 dicembre 2024, ore 17.00

7 dicembre 2024 – 11 febbraio 2025
Roma, Villa Altieri, Palazzo della Cultura e della Memoria Storica

in occasione dell’inaugurazione > performance teatrale Who is me con Lucia Bendia, ideata dal Teatro Valmisa in omaggio a Pier Paolo Pasolini

Dal 7 dicembre 2024 all’11 febbraio 2025 Villa Altieri, Palazzo della Cultura e della Memoria Storica a Roma ospita IOSONOVUNERABILE, la mostra che racconta il progetto transdisciplinare di Sergio Mario Illuminato nato dalla residenza artistica nell’ex Carcere Pontificio di Velletri.

In occasione dell’inaugurazione, venerdì 6 dicembre 2024 alle ore 17.00, in scena la performance del Teatro Valmisa Who is me con Lucia Bendia e drammaturgia di Elia Castello, in omaggio ai 50 anni dalla scomparsa di una delle figure più rilevanti della cultura italiana, Pier Paolo Pasolini.

L’esposizione a Villa Altieri è l’ultimo capitolo di una narrazione visiva che esplora l’umanità nella sua finitezza, attraverso le quindici opere – tra pittura e scultura – appartenenti al ciclo Organismi Artistici Comunicanti, il video Corpus et Vulnus, il cortometraggio Vulnerare e attraverso la serie fotografica Terre rare, tutti progetti nati nel 2023 dalla residenza nell’ex Carcere, che attingono alla storia del luogo, per dar vita a un racconto sull’umanità e sul suo potenziale di trasformazione.

Dopo aver toccato luoghi simbolici, tra cui l’ex Carcere stesso, e nel 2024 l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, iosonovulnerabile approda a Roma dove si fa anche veicolo di una riflessione generazionale attraverso il coinvolgimento di giovani artisti e studenti provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Roma e dell’Istituto di Istruzione Superiore Piaget Diaz che esporranno i loro lavori negli spazi di Villa Altieri, accanto a quelli di Illuminato.

Sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e della Commissione Europea – Rappresentanza in Italia, con l’auspicio della Presidenza VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei deputati, e con il patrocinio del Ministero Affari Esteri, della Regione Lazio, della Città metropolitana di Roma Capitale e dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, la produzione esecutiva del progetto è dell’associazione di promozione sociale Movimento VulnerarTe.
L’evento vede la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Roma, con i giovani artisti Michele Vasta, Antonella Mosca e Mitsiki Akiyama, e dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale Piaget Diaz.

IL PROGETTO
Il progetto artistico transdisciplinare di Illuminato nasce nel 2023, quando presso l’ex Carcere Pontificio di Velletri prende vita una straordinaria iniziativa che vede coinvolti professionisti delle arti visive, del cinema, della fotografia, della danza e della musica, insieme ad artisti e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma e dell’Istituto di Istruzione Superiore Piaget Diaz. Il contesto – uno spazio di oltre mille metri quadri, costruito nel 1861, chiuso definitivamente nel 1991, abbandonato per oltre trent’anni – si è trasformato per sei mesi durante la residenza artistica in un luogo di arte e dialogo dove pareti di pietra e sbarre di ferro sono servite come tela per esplorare un tema tanto universale quanto intimo: la vulnerabilità umana. In un’epoca in cui le certezze si frantumano e i valori sembrano liquefarsi, emergono interrogativi cruciali: cosa resterà delle nostre fragilità? Quale traccia lasceranno le trasformazioni che stanno definendo il nostro tempo? iosonovulnerabile affronta questi temi esplorando la vulnerabilità non come debolezza, ma come una forza creativa capace di rigenerare e ridefinire la nostra percezione del mondo. Il progetto fonde pittura, scultura, fotografia e cinema rispecchiando la visione dell’artista, per il quale la realtà è come un organismo complesso e stratificato. La mostra a Villa Altieri diventa così un atelier di ricerca e riflessione dove ogni opera esposta è la tessera di un puzzle, un luogo in cui lo spett-attore è invitato a esplorare un dialogo tra passato e presente, svelando i significati nascosti del processo creativo.

Opere installative Organismi Artistici Comunicanti
La serie di quindici opere su tela dal titolo Organismi Artistici Comunicanti rappresenta il cuore pulsante del progetto iosonovulnerabile: pitture-sculture “vive”, composte da pigmenti organici e metallici in continua mutazione – come foglie d’oro, intonaci, estratti da ferro ossidato, garza, vetro, cemento, cera – incarnano la fragilità e l’effimero dell’arte. Queste opere installative, con ferite e crepe, raccontano di un mondo sull’orlo della disintegrazione, attraversato da un’irresistibile pulsione di sopravvivenza: la sfida per lo spettatore è confrontarsi con i propri limiti e riconoscere nella vulnerabilità un punto di partenza per nuove possibilità di esistenza.

Video Corpus et Vulnus
Strettamente collegato al ciclo Organismi Artistici Comunicanti, il video (40 minuti) Corpus et Vulnus è un’immersione profonda nel cuore pulsante del progetto iosonovulnerabile, dove l’arte si trasforma in un organismo vivo e dinamico. Gli Organismi Artistici Comunicanti sfidano la concezione tradizionale dell’arte come oggetto statico, trasformandosi in entità sempre mutevoli, intrise di tensioni e contraddizioni; attraverso il flusso ininterrotto di immagini in macro proiettate nel video, si scoprono le opere che respirano, si modificano e interagiscono con l’ambiente.

Cortometraggio Vulnerare
In occasione della mostra a Roma, in anteprima nazionale sarà proiettato il cortometraggio Vulnerare, testimonianza del patrimonio storico dell’ex Carcere Pontificio ottocentesco di Velletri chiuso definitivamente nel 1991. Le ex celle sono state abitate da un gruppo di artisti, poco prima di una trasformazione irreversibile dell’intera struttura: pittori, fotografi, cineasti, danzatori, musicisti hanno praticato una forma di speleologia creativa – tra le scritte dei detenuti e accanto a pile di faldoni del tribunale penale – capace di riportare alla luce il potente legame che esiste tra la vulnerabilità̀ umana e la forza creativa.

La serie fotografica Terre rare
Oltre 40 fotografie raccolte nella serie Terre Rare raccontano il viaggio attraverso i recessi abbandonati dell’ex Carcere, dove le pareti trasudano storie di sofferenza e resistenza. Tra le sbarre arrugginite e le finestre rotte che filtrano la luce naturale come flebili speranze, emerge una narrazione visiva che sfida il pensiero convenzionale. Gli scatti catturano l’autenticità degli spazi abbandonati con una sensibilità etica e politica e raccontano una storia di claustrofobia e oppressione, intessendo un ritratto universale della condizione umana.

EVENTI IN MOSTRA
Nel periodo di mostra, gli spazi espositivi saranno palcoscenico per eventi performativi curati da Roberta Melasecca e Michela Becchis, con la partecipazione delle artiste Daniela Beltrani, Francesca Di Ciaula, Anahi Mariotti e Silvia Stucky.

DICHIARAZIONI
“La collaborazione triennale con IOSONOVULNERABILE – afferma Pierluigi Sanna, Vicesindaco Città metropolitana di Roma Capitale – rafforza il nostro impegno costante nel costruire modelli di sviluppo umano e collettivo che riflettono la complessità e la bellezza della nostra esistenza”.

“Il fulcro di tutto il progetto culturale è il tema della vulnerabilità, – dichiara Federico Mollicone, Presidente Commissione Cultura della Camera dei deputati – che si esprime esteticamente e trasversalmente in molteplici modi. L’arte ha il potere mitopoietico di trasformare la vulnerabilità, il degrado, il disagio, la sofferenza e la solitudine in bellezza. Come scrive il curatore Illuminato, “l’arte non è un lusso, ma una necessità vitale”.

“IOSONOVULNERABILE incarna uno dei principi alla base della diplomazia culturale del nostro Paese: l’inclusione, realizzata attraverso una fruttuosa collaborazione tra istituzioni pubbliche e realtà non-profit” – afferma Marco Maria Cerbo, Capo dell’Unità per il coordinamento degli Istituti italiani di cultura del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.

Media partner dell’evento: Exibart e VulnerarTe Magazine, testata nata dal progetto artistico.
Si ringrazia per la collaborazione tecnica: Associazione culturale blowart, Teatro Valmisa, Museo Orto Botanico Sapienza Università di Roma, Art Sound 81, Pyramid Factory, Casale del Giglio.
Un ringraziamento particolare a Gino Potini per la direzione luci della mostra a Villa Altieri.

Siti e social di riferimento: http://www.iosonovulnerabile.it/practive-performative/2025-2/
www.instagram.com/iosonovulnerabile/
www.facebook.com/iosonovulnerabile/

Ufficio stampa
Adele Della Sala | M. +39 366 4435942 | adele.dellasala@gmail.com
Barbara Notaro Dietrich | M. +39 3487946585 | b.notarodietrich@gmail.com

ROBERTA MELASECCA

Roberta Melasecca è architetto, curatrice indipendente ed esperta in comunicazione per l’arte e l’architettura. Ha diretto per cinque anni lo spazio Interno 14 a Roma, è titolare di un ufficio stampa per l’arte - Melasecca PressOffice - e di uno studio di mecenatismo interdisciplinare - Interno 14 next - con i quali cura e organizza mostre, eventi e premi. Segue il lavoro e le ricerche di numerosi artisti e promuove progetti curatoriali in Italia e all’estero, collaborando con diversificate realtà culturali. Dal 2019 con Interno 14 next è entrata a fare parte del progetto The Indipendent della Fondazione MAXXI, dedicato agli spazi indipendenti, ed è Ambasciatrice del Progetto Rebirth Terzo Paradiso di Cittadellarte - Fondazione Pistoletto ONLUS. Opera da molti anni nell’ambito dell’arte partecipata, adottando un modello di lavoro orizzontale che coinvolge artisti, diversi operatori culturali e le comunità locali.


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1 Marzo 2024

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