CHARTAE
CHARTAE verrà inaugurata martedì 1 Ottobre 2024 a Milano alla MyOwnGallery|Superstudio
Una mostra tutta su carta, non una retrospettiva ma una selezione di opere su carta realizzata con il supporto dell’Archivio privato Melzi e a cura di Alessandra Anna Meneghetti che intende dimostrare che le Carte Melzi, orientano, narrano e sono lo strumento più autentico ed affidabile per orientarsi e comprendere l’intera produzione artistica del Maestro Giorgio Melzi in oltre 50 anni di attività.
La mostra gode del Patrocinio del Comune di Milano.
L’Artista milanese ha sempre affidato alla pittura su carta i suoi pensieri più intimi, i messaggi più forti rivolti a sé stesso e a chi gli è stato vicino e ha creduto in lui. Considerava le Carte vere e proprie “lettere mai inviate” affidate ad un’opera d’arte, fissate su nobili pergamene fatte a mano con il vecchio metodo del setaccio, oppure sul primo foglio a disposizione: carta povera, il retro di un poster, qualsiasi pagina che fosse fragile abbastanza per reggere quella forza.
Dalle Carte Melzi emergono frammenti di storia personale di Giorgio e di altri protagonisti di un movimento culturale, artistico e sociale che in oltre 50 anni nasce, si afferma e si propaga.
Gli interessi molteplici dell’Artista sono lo specchio della poliedricità creativa di un’intera città, Milano.
Ai maggiori esponenti del periodo, Melzi riconosce il giusto tributo, sottoforma di citazione, di espresso ringraziamento, di lettera mai spedita, di fervida, complice, eterna condivisione di valori, idee, arte.
Nel Progetto originale del Maestro, la “lettura” delle Carte consente di orientare chi le osserva; da quella geografica e cronologica, che permette di ricostruire la vita e la storia personale non solo di Melzi, figura centrale nella Milano che cresce a partire dagli anni ’70, ma anche della scena culturale dell’epoca, degli altri protagonisti iniziatori dell’onda creativa che partì da Brera, si propagò nel mondo del design e della comunicazione e investì l’intera penisola”; quella del genio creativo che origina dalle profondità più recondite dell’anima di Melzi, dalla sua ispirazione, la sua delicata poetica; la direzione stilistica e tecnica del percorso artistico di Melzi e dell’intera scuola Milanese di Brera, in “continuo (apparente?) mutamento, da buon artista dagli innamoramenti nuovi” e da quella dello sconfinamento verso tematiche attuali, verso altri settori, verso i giovani e il domani, “quello che lasciamo”.
Le Carte illustrano le influenze – date e ricevute – provenienti dal mondo della comunicazione e del design; l’interesse sempre vivo per le vicende storiche e d’attualità; la propensione a comunicare l’arte agli altri, giovani in primis.
A riunire questi universi, questi itinerari, il messaggio affidato alle Carte: “la pittura su carta – più pulita – è uno scopo che ho raggiunto in un percorso che va, come per tutti i creativi – dal disegno, ai colori, ai paesaggi, ai fiori per tua zia. Poi ti o fermi e ti godi il successo, o ti ripeti sempre uguale, oppure riesci ad astrarti dai tuoi canoni e a spaziare, pur restando te stesso. Vuoi una parolina? Astrazionismo, non astrattismo, mi raccomando. I giovani talenti devono astrarsi”.
Al fianco della mostra i partners: Pellegrini Brera, Nicolaus Fontane Bianche, Amaca Arts, la storica collaborazione e l’amicizia di sempre della Top Digital, il sostegno per l’organizzazione generale della FCBPartners, per la comunicazione on-offline di Websolute e Bertoluzzi Comunicazione, che ringraziamo, così come ED Edartedizioni ai cui tipi è stato affidato il catalogo.