Contemporary Art Magazine
Autorizzazione Tribunale di Roma
n.630/99 del 24 Dicembre 1999

A5

Domus Art Gallery inaugura ad Atene giovedì 28 maggio la mostra collettiva dal titolo A5, acronimo per i 5 Artisti italiani che insieme espongono nella galleria ateniese: due fotografi Dino Ignani e Enrico Lorenzani e tre artisti visivi, Mauro Bellucci, Giusy Lauriola e Mauro Molle. A5 si riferisce anche alla dimensione, lunghezza e altezza di un foglio di carta che in questo caso è proprio la dimensione del catalogo presentato. Ogni artista ha scelto la sua dimensione per esprimersi con una serie di opere, selezioniate come mini personali.
Dino Ignani espone foto in bianco e nero della musicista greca, Diamanda Galas, scattate nel 1984 quando venne a Roma per un concerto mentre il fotografo stava lavorando da un paio d’anni al progetto “Dark Portraits”. Lei era un’icona per molti giovani che si riconoscevano nella cultura underground degli anni ottanta – che in Italia era comunemente chiamata Dark -. Ignani ricorda la gentilezza e disponibilità della cantante che, anche dopo il lungo e impegnativo concerto, gli dedicò il tempo necessario per farsi fotografare.
Enrico Lorenzani nel progetto “City lights” ruba la luce per afferrare e rendere eterna l’anima delle città: dal romanticismo di Praga, alla melanconia di Brighton o alla confusione scintillante di Bangkok. Ruba, sottrae per trasferire tutto nei suoi lavori e rendere partecipe lo spettatore delle sensazioni e dei sentimenti provati nel processo creativo.
Mauro Bellucci and Mauro Molle hanno decido di presentare un’installazione dei loro lavori dal titolo Bio Tech. Le ciminiere di Bellucci rappresentano uno dei prodotti costruiti dall’uomo, che in parte hanno contribuito all’inquinamento del nostro pianeta. Molle mette in scena la caccia tra gli uccelli e le mosche. Per entrambi il gioco è tra prede e predatori che sia l’essere umano e il suo pianeta o due rappresentanti del mondo animale. Bellucci, inoltre, espone gli Schermitori: solitari eppure catalizzatori di sguardi e di attese e di promesse, i suoi atleti inseguono, oscuri e celati in volto, il loro destino, metafora della rappresentazione dell’eroe mancante nella società contemporanea in cui potenzialmente ognuno ci si può rispecchiare. Molle mette in mostra anche le sue Decostruzioni: “braccia, piedi, gambe, mani, assumono valore simbolico esclusivo, non appendici, sicuramente prosecuzioni di slancio fisico e ideale, che richiedono attenzione e vogliono esprimere soprattutto Energia Vitale” (Romina Guidelli).
Giusy Lauriola, presenta una serie di opere che ripercorrono gli ultimi anni del suo percorso artistico. Dai lavori che ritraggono persone che camminano per la città di Roma, cristallizzate dall’uso della resina, agli stessi viandanti, che si vedono spuntare ali sul dorso, metafora di aspirazioni inespresse e resi tridimensionali con l’uso del plexiglass, fino alle ultime opere In cui è avvenuto come un reset del programma, una tabula rasa. Si osserva con occhi nuovi quelle ali, isolate e rese uniche, quelle donne che prima anche se dotate di ali non volavano e ora vincendo la forza di gravità e per la loro destrezza restano sospese in aria, quella terra che vista dall’alto diventa il mondo.

Giusy

artista visiva che vive e lavora a Roma


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1 Marzo 2024

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